Il mio programma


Per mettere in atto la mia visione politica, in sintonia con la politica dell’UDC Ticino e Nazionale, elenco i miei 5 punti prioritari:

1

Lavoro prima ai ticinesi


  • Approvare l’iniziativa federale per la disdetta dell’Accordo della Libera Circolazione delle Persone che sta mettendo in ginocchio i ticinesi nel mondo del lavoro.
  • Attuare l’iniziativa UDC Ticino “Prima i nostri” per garantire il lavoro d’obbligo prima ai ticinesi, per combattere il dumping salariale e per il rispetto bilaterale degli accordi con l’Italia nel settore privato.
  • Promuovere condizioni fiscali interessanti per le aziende che valorizzano l’occupazione residente.
  • Porre l’accento sui giovani e over 50enni per evitare che rimangano fuori dal mondo del lavoro con adeguati percorsi di riqualifica e reinserimento.
2

Più sicurezza per i ticinesi contro la criminalità d’importazione


  • Migliore utilizzo delle forze dell’ordine nel prevenire e combattere la criminalità d’importazione (furti, rapine, riciclaggio, ecc…).
  • Modifica del diritto penale per irrigidire le pene per i crimini sopra esposti.
  • Migliore efficienza e controllo da parte del Cantone e dei Comuni nel rilascio di permessi B e C.
  • Minor tolleranza e buonismo nei confronti dell’Islam radicale, attuando misure incisive nella lotta al terrorismo.
3

MINOR BUROCRAZIA E RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA CANTONALE, EVITANDO DI FAR PAGARE I NOSTRI DEBITI AI NOSTRI FIGLI


  • Implementare una seria e concreta riduzione della spesa pubblica. Ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza per evitare di far pagare il debito pubblico, ora di 2 miliardi di Franchi, ai nostri figli.
  • Riorganizzazione dei compiti e dei flussi finanziari tra Cantone e Comuni valorizzando gli Enti locali e snellendo l’amministrazione cantonale.
  • Spoliticizzare l’amministrazione pubblica perché i partiti storici hanno troppa influenza.
  • Introdurre nell’amministrazione pubblica la gestione per obiettivi e il concetto di meritocrazia, premiando i collaboratori di valore e punendo (licenziando) i lazzaroni.
  • Per ogni nuova legge approvata dal Parlamento è necessario definire una scadenza (10 anni) e valutare preventivamente l’incidenza dei costi per lo Stato, per l’economia e per i cittadini.
4

SCUOLA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO


  • Elaborare una riforma della scuola dell’obbligo che parta dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola media. La scuola dell’obbligo deve preparare i giovani ad affrontare il futuro con solide basi e conoscenze specifiche. Guardiamo ai modelli adottati nella maggior parte dei Cantoni della Svizzera dove a partire dalla scuola media si offrono due percorsi formativi, uno indirizzato a preparare gli allievi al mondo professionale (apprendistato) e uno verso gli studi superiori (liceo, commercio, ecc.). Così avremmo giovani meglio indirizzati verso il proprio futuro e una preparazione più specifica in base alle loro aspettative. Chiaramente ogni giovane potrà cambiare formazione qualora si accorgesse di aver intrapreso il percorso sbagliato.
  • L’orientamento dopo la scuola dell’obbligo va profondamente rivisto perché oggi vi è la tendenza a mandare gli allievi “bravi” verso il liceo e quelli “meno bravi” verso l’apprendistato. È una mentalità sbagliata e da cambiare. Oggi il tirocinio offre numerose possibilità di impiego post – formazione e molte occasioni anche di continuare la formazione, addirittura fino all’università. Un allievo “bravo” ad esempio in matematica può ad esempio affrontare un apprendistato in una materia tecnica, così da sviluppare le sue competenze e soprattutto formarsi in un campo che magari offre migliori possibilità d’impiego rispetto alla formazione liceale – accademica.
5

POLITICA FISCALE PER IL RILANCIO DEL TICINO, PER LE AZIENDE CHE RISPETTANO L’ECONOMIA E IL TERRITORIO TICINESE


  • Attuare un progetto fiscale per il Ticino, con maggiore attenzione al ceto medio e alle aziende virtuose (che impiegano lavoratori ticinesi e che retribuiscono con salari dignitosi).
  • Ridurre la pressione fiscale al ceto medio che soffre la riduzione del potere d’acquisto. Permettere inoltre una riduzione fiscale totale dei premi di cassa malati, un vero salasso per le famiglie e per gli anziani.
  • Promuovere sgravi fiscali mirati ad aziende meritevoli.
  • Concedere sussidi ai cittadini che ne hanno effettivamente bisogno, abolire i sussidi a pioggia.